Intervista a AllMusicItalia sul nuovo album

17 marzo 2015

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  1. Scilla
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    Ecco una lunga intervista scritta, pubblicata oggi

    fonte: www.allmusicitalia.it/interviste-ex...-integrale.html
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    All Music Italia vi presenta un’intervista a Fabrizio Moro, in uscita oggi con il nuovo disco Via delle Girandole 10. Un ritorno con un progetto discografico che racchiude l’indole del giovane cantautore, arricchita da una grande consapevolezza e un’inedita serenità (per la recensione del disco clicca qui). Un nuovo stato d’animo giunto dopo un periodo molto complesso, che ora Fabrizio riesce a ringraziare perchè è certo che senza quelle difficoltà ora sarebbe un uomo e un’artista peggiore di quel che è diventato. La rabbia ha lasciato il posto alla voglia di comunicare, cosa che Fabrizio dimostra di saper fare molto bene in questa lunga chiacchierata, nella quale porta ai nostri lettori le proprie idee limpide e sincere oltre a raccontarci di se, delle sue passioni e del suo rinnovato percorso musicale.

    Ti incontriamo in occasione dell’uscita del tuo nuovo disco, Via delle Girandole 10. Il titolo nasce da una via di Montalto di Castro dove è nata gran parte del progetto, volevo sapere la genesi di questo progetto e il perché della scelta di questo centro in provincia di Viterbo?

    Perché lì c’è casa del mio manager, che vive lì da una vita. Lo abbiamo raggiunto io e i musicisti, ci siamo trasferiti lì per qualche mese e abbiamo pre-prodotto tutto l’album. E’stato un lavoro abbastanza pesante, lì abbiamo dovuto scegliere i 10 pezzi da un’iniziale rosa di 30 brani.


    E il titolo è un tributo alla cittadina che vi ospitava?

    Non c’era nessun titolo tra i 10 pezzi che secondo me potesse rappresentare l’album. Una mattina ho notato che la via adiacente lo studio era Via delle Girandole, e l’unico numero civico che c’era era il 10. La scelta del titolo più che un tributo a quel posto è un tributo a quel periodo, perché aldilà della produzione della parte artistica sono successe cose importanti nella mia vita, che mi hanno fatto cambiare il punto di vista su una serie di questioni.

    Sabato scorso, proprio a Montalto, hai tenuto la presentazione live del disco, una sorta di data zero del tuo tour, com’è stato il riscontro? Provi ansia prima di proporre qualcosa di totalmente nuovo al tuo pubblico?

    Guarda, nessun’ansia, non ho mai avuto quel tipo di emotività. Sicuramente è stato un concerto emozionante, anche perché arrivo da un periodo di forte stress, che racconto nel disco, dove parlo molto di me, della mia parte più intima, del rapporto con mio padre e con le persone che ho avuto intorno. Più che nei miei dischi precedenti, nei quali magari mi bastava guardare un telegiornale per scrivere una canzone, qui ho fatto delle lunghe riflessioni con me stesso e questo torna nei live: non mi sono mai mostrato così tanto durante un concerto come sabato, infatti abbiamo iniziato con Buongiorno Papà e ho stonato parecchio (ride ndr), sono andato un pò sopra le righe…comunque è stato un concerto intenso….alla fine mi son fatto una bottiglia di vino e un pacchetto di sigarette…(ride ndr).

    Hai menzionato Buongiorno papà, una canzone molto particolare. Volevo chiederti se sarebbe mai potuta nascere prima che tu stesso diventassi padre?

    No…no…hai fatto un’osservazione giusta, hai centrato il punto. Il rapporto con mio padre l’ho “recuperato” quando è nato mio figlio: mio padre è un calabrese doc di poche parole, lascia spazio ai fatti. Io l’ho sempre rispettato, è stata una persona coerente alla propria linea di pensiero, ma non sono mai riuscito a parlare con lui. Ti faccio un esempio, mio padre non ha mai avuto passioni, non ha mai letto un libro, mai seguito la musica, non ha mai sentito una mia canzone, ad eccezione di quelle che sono diventate famose, quelle di Sanremo…Buongiorno Papà è una canzone che lui ha sentito per la prima volta a Montalto di Castro perché mia madre l’ha portato lì a forza…


    E la sua presenza non ti ha lasciato indifferente…

    Si, te l’ho detto ho steccato di brutto….e questa canzone mi sa che la steccherò sempre perché ogni volta che la sento mi commuovo… dopo la nascita di mio figlio ho capito le difficoltà che mio padre ha avuto con me.

    Anche nei tuoi precedenti dischi c’era molto di te, però ora sembra proprio cambiata la prospettiva…

    Qui c’è anche la mia spiritualità, prima ogni canzone che parlava di me nasceva di getto…la musica era una valvola di sfogo. Non sapevo leggermi dentro, avevo solo voglia di sfogarmi con la mia chitarra. adesso è tutto diverso…

    Acqua è il primo singolo rilasciato per presentare il tuo nuovo disco. Mi spieghi questa scelta?

    Ho scelto Acqua perché è il testo che, più di altri, riesce a riassumere in maniera efficace tutto quello che è successo in questi anni, dall’uscita di Pensa (che lo vide trionfare a Sanremo tra i giovani nel 2007 ndr) fino ad oggi.
     
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  2. ceryl83
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    Grazie Gaia
    CITAZIONE (Scilla @ 17/3/2015, 09:15) 
    mio padre non ha mai avuto passioni, non ha mai letto un libro, mai seguito la musica, non ha mai sentito una mia canzone, ad eccezione di quelle che sono diventate famose, quelle di Sanremo…Buongiorno Papà è una canzone che lui ha sentito per la prima volta a Montalto di Castro perché mia madre l’ha portato lì a forza…

    .... che storia sono molto commossa dal rapporto che lui ha con suo padre..
     
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1 replies since 17/3/2015, 09:15   36 views
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