La passione per la moto

(e un tentativo di condividerla con voi)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Scilla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Visto che Davide voleva un riscontro (potrei anche impegnarmi a trovare una foto che avevo prima come avatar...dove son in moto, ma non mi pare utile :P ), posto qui una cosa che scrissi nel lontano aprile 2006 subito prima di "macinarmi" in un incidente di moto al fronte del quale finì col vendere l'ultima che avevo
    pentendomene SUBITO!!!


    Chi conosce alto Lazio, Umbria, Toscana... riconoscerà molti nomi e luoghi :biggrin2.gif:


    ********************************
    VORREI 'PORTARVI' PER MANO NELLE SENSAZIONI D'UN GIRO IN MOTO
    ... o almeno provarci!


    Come tutte le passioni... tende a creare un sorta di confraternita, un mondo parallelo.. non chiuso, ma certamente che vive di suoi riti e di un suo gergo.
    Eppure si dovrebbe sempre provare a rendere agli altri cosa si prova... ad aprire una finestra e a respirare aria pura.. per se stessi, e per far vedere a chi ci guarda "dentro la stanza".
    Ho sempre provato a farlo, con molte delle passioni che hanno attraversato la mia vita: so, ricordo, vivo ancora ogni volta che cerco di avvicinarvi gli altri... il mio amore per la subacquea e per il suo silenzio, l'amore per la fotografia... e per la motocicletta appunto.
    Stasera, sarà perchè sono i miei pensieri a trascinarmi su questo argomento... sarà perchè una persona quasi sconosciuta stasera mi ha fermato sotto l'ufficio, per dirmi perchè non avevo più la moto... perchè sembravo nata per starci sopra, perchè il solo vedermi arrivare al mattino gli metteva allegria. Sarà soprattutto perchè mi ha detto che mi brillavano gli occhi......

    Ecco, vorrei provarci a farvi capire quello che un'apparente mania ... a me regalava in emozioni.
    So che con molti non ci riuscirò... e che certo sarà difficile con chi non è un "centauro"; ma la Vita mi mette allegria proprio quando cerco di condividerla!
    Questo diario (perchè questo è in realtà) di una delle mie folli sortite in moto -e uno dei motivi di quel "Lupa Solitaria" che nel profilo vi dicevo esser il ..modo col quale gli amici mi chiamano- l'ho scritto il giorno dopo (era l'ultima domenica di marzo del 2006) ... era più forte di me il desiderio.
    Allora ero vicepresidente d'un motoclub... lo mettemmo sulla rivista .pdf che pubblicavamo online.
    Poco tempo dopo ebbi in città il più stupido degli incidenti, con in propozione tra i tanti già avuti i peggiori esiti; tutt'ora per quel incidente non ho potuto ancora riprendere la moto se non per 1-2 gg
    C'è un piccolo scrigno di ricordi per me in questo piccolo racconto... spero riesca a trasmettervi qualcosa di essi..
    (Non ho voluto addolcirlo rispetto a come l'avevo scritto allora per dei motociclisti, vi troverete degli strani nomignoli che erano i nickname sdei miei "compagni" di vita e di strada allora...ma vi ho affiancato il nome... e troverete qualche nota quando uso un gergo di questa Tribù. L'itinerario è stato tra Lazio N-E, Toscana e Umbria)

    Spero dietro la sella della mia moto, vi troverete a vostro agio!

    -----------------------------------------------------

    Una giornata di marzo 2006, da mozzarmi il fiato….


    Sabato, notte.

    Ho ancora ronzanti nel cervello le ore passate in riunione a Milano, le inca**ature e le preoccupazioni di lavoro e non, eppure… eppure un'energia e la voglia di "fare" non mi fanno dormire; penso già a domattina, alla mia moto appena ripresa dal meccanico, al giro a lungo desiderato.
    Ed eccolo il mattino: dopo aver fatto cadere l'intonaco di casa con le (silenziose) bestemmie per il sottocasco che non trovo e il tempo perso nel cercarlo, dato che era nelle mie intenzioni essere in sella verso le 8:30
    …….inevitabile tributo alle leggi di Murphy…

    Alle 9:30 sono sulla mia Yamaha Fazer, dopo un breve saluto di Anthea-Giordana via telefono che mi avverte (per fortuna ! Non lo sapevo!) che Darklady-Loredana e ErreONE-Giorgio non sono partiti per la Toscana e andranno con altri in direzione Fiuggi.
    I primi chilometri scorrono fluidi, si tratta di attraversare la mia caotica ma splendida Roma… ma almeno a quest'ora e di domenica soprattutto, il traffico è un pallido ricordo… e già sorrido tra me e me.

    Non ho un itinerario preciso in mente, ma ricordo un tragitto che facevo spesso anni fa, verso il Lago Trasimeno (PG), un ricordo…che si insinua e lascia il desiderio d'essere risvegliato.

    La S.S. Cassia scorre: strada stupenda dopo i 50 km da Roma; null'altro che una congestionata arteria dei pendolari in ogni altro momento (costeggiata però da quartieri di ricchi….o meglio pseudo-tali, dato che sono imprigionati dal caos nei loro quadrilateri di lusso); ora però… so che questa consolare mi porta dove desidero, e l'aria ancora pungente del fresco del mattino… e stralci di nuvole basse nella sua luce, raccontano di un cielo che mi regalerà molto.

    Scorro tra le auto, ben poche… motociclisti che mi sorpassino nemmeno a parlarne, nel verso opposto idem: sono di buon umore e comincio a dirmi se non sia il caso (più tardi lo farò davvero) di lampeggiare anche agli scooteristi, che a quest'ora da tempo so di incontrare più dei centauri.

    Ed ecco la prima fiammata della giornata: il bivio prima di Sutri… stavolta (ricordi quel giorno Stepower-Stefano?) lo imbocco.
    So che la Cimina è una gran bella strada e confido non vi sia troppa umidità; il motore della mia yamaha romba sornione… fedele compagna di ormai 75.000 km, non mi ha mai tradito e sempre dall'onesta della sua ciclistica, seppur da me non poco modificata… e dei suoi carburatori ne sono uscite soddisfazioni che non s'immaginano.

    Comincia la danza delle curve, io non sono ancora in sintonia… specie dopo l'inverno, ma pian piano il divertimento s'insinua, sovrano.

    Ho tempo, nessuno mi corre dietro, nessuno è con me…imbocco per Caprarola, delizioso paesino arricchito dallo splendido palazzo della famiglia Farnese, poi torno indietro e vado verso S.Martino al Cimino.. la strada è bella come la ricordavo, solo alcune curve secche e traditrici davvero richiedono tanta cautela.

    Giù a scendere ancora… il Lago di Vico alla mia sinistra, i boschi rigogliosi..i castagneti… le prime moto, qualche ipersportiva, delle BMW: le saluto nel nostro gesto di fratellanza…e piombo ad una delle porte di Viterbo !
    Già, Viterbo… mentre aspetto ad un semaforo per svoltare verso Siena, mi dico "quanto sottovalutiamo questa cittadina, il centro medievale è splendido, è a un passo da Roma ma mai che un nostro giro faccia altro che passarci vicino, devo ricordarmi di parlarne a ErreONE-Giorgio".

    Cerco tra un incrocio ed un incomprensione con dei 'simpatici' automobilisti…di riprendere la Cassia in direzione Siena, ma onestamente faccio un po' di confusione: la segnaletica è imprecisa e a una rotatoria m'infilo per errore nel quartiere industriale (che meraviglia!!! Da passarci le giornate!!! Grrrr….).

    Torno indietro, un filo di nervosismo ma nulla più.
    Vedo a un crocicchio un gruppo di motociclisti con CBR1000 e un paio di Ducati…e sì, l'orario si è fatto più umano, la temperatura è salita e si danno appuntamento i "corridori".

    Strada che scorre, vento sul viso… una teoria di alberi che mi fuggono ai lati..

    Attraverso Montefiascone, mi lascio alle spalle la svolta per Orvieto non senza un pensiero felice al giro fatto (e così ben raccontato) da altri del motoclub in quella direzione un paio di sabati fa, e corro giù per la curvilinea strada che porta a Bolsena!!

    Passo un po' di macchine, comincio a spingere un po' di più, le curve a destra di questa strada sono impegnative… anzi è sconsigliabile spingere in giorni di traffico, ma oggi non è uno di quelli e io, dopo la ruggine di un inverno solo cittadino, cerco di riprendere la consueta confidenza nel piegare. (n.d.a.gergo: per ovvia dinamica delle 2 ruote… e adrenalina pura per un motociclista, è il percorrere la curva il più 'inclinati' possibile)

    La sosta per un caffè sul lungolago di Bolsena (nonché ehm per qualche impellente funzione fisiologica) è d'obbligo, mi fermo a un bar –che è anche Trattoria- lontano da quello sulla rotatoria… frequentato dai motociclisti (come si è compreso, oggi non ho voglia di socializzare!), un lungo sguardo a quel Lago che adoro, e il consueto pensiero che devo tornarci in auto portandoci i miei, e riparto.

    La Cassia…filo conduttore di questa mia fuga, si snoda…. attraverso Acquapendente e le sue belle mura (da qui sono splendide anche le strade che vanno a Montalto di Castro, ma oggi ho altri programmi), sosta benzina.. ERG plus 98…è difficile trovare benzinai Shell (n.d.a. gergo: noi motociclisti siamo drogati di benzina a numero ottani superiore per via delle migliori performance) in provincia.

    Curva a destra in salita, proseguo in un breve scollinamento attraversando il ponte vicino alla riserva naturale di Monte Rufino.
    Qui c'è un breve tratto in leggera salita, qualche bella curva… altri motociclisti, "gruppi" finalmente… i lampeggi di saluto si sprecano.

    Il Sole è splendido ormai: le colline Senesi, la meravigliosa Val d'Orcia e all'orizzonte… stagliato sul verde brillante della natura in risveglio… lo spettacolo: intravedo Radicofani -città fortezza arroccata quasi a 1000m- sulla mia destra: meriterebbe una visita a sé il paese, ma anche la strada che la costeggia ha una sequenza di 6-7 tornanti…e uno splendido, ulteriore snodarsi tra i colli.

    Ma svolto un paio di chilometri prima.
    Vicino Ponte a Rigo: i cartelli indicano la SS 321…. bellissima strada che in un ondeggiare di curve pulite e dallo splendido asfalto, mi porta al delizioso paesino del 1500 di San Casciano ai Bagni.

    Tempo fa con un amico motociclista ci siamo fatti una passeggiata nel paese… raccolto, curato, prezioso.. e credo sarebbe un buon punto di sosta anche per mangiare; ma il mio obiettivo oggi è un altro… tanti chilometri e per ora non ne sono ancora sazia, anzi!!

    So bene la mia prossima tappa… Città della Pieve, vicino al Lago Trasimeno, e la strada che mi ci porta –salvo un quasi rettilineo di 3-4 km- è davvero bellissima: bellissima per chi ama le curve e i paesaggi intorno, mai eguali.

    Curve ampie, tornanti in salita (uno in particolare da prendere "coi guanti", per la pendenza e per l'apparente ampiezza della sede stradale, che maschera una secca chiusura), curve strette…. l'asfalto sempre buono. Attraverso solo paesini e perfino il ponticello che mi fa passare sopra l'autostrada, con la sua rapida incursione nella normalità del Mondo, non mi disturba per nulla.

    Ho nelle mani e nelle orecchie solo il rumore del motore, nelle narici l'odore della terra e degli alberi…sulla "pelle" il tepore del Sole…negli occhi la strada che mi guida.

    Energia allo stato puro… gioia di vivere la moto come davvero alla mia anima piace.

    Emerge città della Pieve dinanzi a me.
    Le sue costruzioni dal caratteristico colore rossiccio, le sue torri, l'incredibile cura e pulizia che la contraddistingue…. e tutto ciò che di bello la circonda.

    Proseguo, il desiderio di guidare è troppo, troppo forte….
    Conosco bene questi luoghi e tra me e me mi chiedo perché erano più di 2 anni che non facevo questo itinerario. Ma è una domanda retorica: conosco bene la risposta…i tanti interventi chirurgici, il poco tempo, le uscite col Gruppo di più breve chilometraggio.

    E' la S.S. 71 a rubarmi il cuore ora: sembra incredibile dopo aver già fatto un tragitto così bello… eppure ogni chilometro in più, sembra avere un appeal ancora maggiore.

    Non c'è tempo per tirare il fiato, qui le curve sembrano l'unica realtà e la strada scorre in discesa…follemente, verso Ficulle e Orvieto.

    Due cose devo dire di questa strada come di altre che attraversano la nostra Italia.

    Qui è il regno dei "passisti": un po' come gli appennini, motociclisti che sanno a menadito le strade e guidano come matti. Con motociclisti così non c'è "trippa per gatti" nemmeno per i migliori.
    Assisto a una incredibile e a suo modo comica "sverniciata" (n.d.a. gergo: dicesi di quando si viene superati da qualcuno molto più bravo..che passa talmente vicino e veloce da staccarti metaforicamente la vernice) inflitta da una moto enduro Husquarna (e da uno che guida come fosse col motard) a 3-4 supersportive che pure venivano giù assatanate in una curva… !

    Rido e penso alla loro sorpresa, da una parte.
    Dall'altra mi irrito… condivido sempre di meno chi cerca la velocità e le traiettorie su strade che appartengono a tutti i cittadini (pedoni, automobilisti, turisti, motociclisti più assennati, e sì…anche ai 'puffi' della polizia)

    Gli ultimi km che portano da Ficulle al bivio per la SS 79 bis (verso il paese di Prodo) hanno l'asfalto rovinato però…
    In più, giusto per ridere diciamo, incontro degli "omini" della manutenzione strade che scendono la collina con la macchina per dipingere la mezzeria…. 5-6 km con i "birilli" al centro o rotolati per la strada… per chi è in sella a una moto come me, una roulette russa con la vita!!
    Lo stomaco comincia a farsi sentire…. la fame è fame nonostante la dieta, ma lo metto a tacere; ho spostato il mio obiettivo sosta ancora più in là (è da Bolsena che non mi sono fermata)… voglio arrivare a Marsciano, prevale ancora la voglia di guidare.

    Ecco la rotatoria…svolto a sinistra in direzione Prodo (sopra il Lago di Corbara, dalla sponda opposta rispetto a Todi), pochi chilometri e imbocco la splendida SS 317… detta "la millecurve".
    Difficile dirne qualcosa… è una strada molto bella, 40 km di saliscendi simili a quello del Passo della Contessa vicino al Lago di Campotosto –AQ- (anche se si arriva meno in alto) e l'asfalto è in condizioni splendide.

    Quasi non ne ricordo nulla…
    Ero come ipnotizzata dalla guida, dalla tranquillità (avrò incrociato non più di 10 auto/moto), dal fischio dei freni…che mordono ad ogni ingresso in curva.

    Ora 13:40 circa: son dentro Marsciano… nessuno per strada e si capisce, è ora di pranzo!
    Parcheggio la Fazer, ormai sepolta da una strage di moscerini come la visiera del mio casco (atc..ecco cosa odio del caldo.. il risvegliarsi degli insetti!), prendo il panino con la bresaola che ho sotto la sella.

    Anzi No…prima una telefonata a Darklady-Loredana: un momento di contatto col Gruppo di amici che nel mentre, a centinai di chilometri da me, pranza sulla riva di un diverso lago.

    Non più di 15 minuti, seduta sui gradini di una casa al tepore di un Sole incredibile.. e sono di nuovo in sella…

    Il contachilometri mi dice che ho già fatto più di 320km.

    Sorrido di nuovo, una giornata così… da sola in sella alla mia moto, libera, per me è davvero una felicità.
    Un po' di stanchezza, non fisica…più che altro un leggero calo di concentrazione si fa sentire (e che diamine, manco mi fossi fatta una "cofana" di pasta alla carbonara!!).

    Rifletto un po' e dirigo verso la E45 in direzione Todi.
    Certo di strada ne ho fatta già molta (e dire che solo 4h fa ero ancora sul lungotevere!!), di paesaggi e di "guida" ne ho fatto indigestione…. O forse no ?!? Potrei tornare da Orvieto, chissà.

    Accelero, la E45 è noiosa… e nel momento in cui penso questo, comprendo che non voglio ancora tornare a Roma.. ma voglio far durare ancora questa meravigliosa domenica.
    Ecco il cartello…uscita Todi, da lì sarei almeno in direzione Roma, e invece vado verso Spoleto!

    Il caldo è più forte, le nuvole poche e addensate sui rilevi dei Monti Sibillini che si scagliano all'orizzonte su un cielo davvero blu cobalto… è quasi un segnale che questa giornata di primavera non può essere 'tradita'.
    Passato Spoleto sulla strada Provinciale verso Foligno giro verso i monti… Norcia, Cascia, la valnerina (Proseguendo per Foligno si poteva anche fare la –mi pare- ss76 che va a Visso e rientrare…è un'idea per il futuro).

    Una lunghissima galleria…si fa largo un po' d'umidità, la chiara sensazione che si va tra i Monti, così diversi dalla Val d'Orcia!

    La strada sbuca a S.Anatolia di Marco, prima del Vallo di Nera, un raccordo quasi a quadrifoglio…potrei girare verso Terni e alla cascata delle Marmore, salendo a Piediluco.

    Ma è inutile resistere al richiamo di una delle strade più belle per una motociclista…. giro a sinistra verso Visso, per arrivare e tornare indietro..solo per godermi questo magnifico nastro d'asfalto e il mondo della Valle profonda e scura, intorno.
    La mia andatura non è pacatissima… ma non esagero, sia perché qui sono ripiombata in un luogo "di moda" per le gite domenicali (lo so, sono estrema…ma non mi piacciono i posti affollati), sia per gli altri motociclisti che passano ingarellati tra loro… e infine per i velox fissi.

    E poi ci sono i carabinieri… e non sono degli sprovveduti!

    Vedo un gruppo di 6-7 moto ferme a un posto di blocco… risalgo, arrivo a Visso e al suo viale alberato d'ingresso, torno indietro… ripasso il posto di blocco: la polizia c'è ancora, le moto rimaste sono 3 ma su un carro che le porterà via, sequestrate.
    Sono di nuovo a S.Anatolia, al raccordo a quadrifoglio quindi, e proseguo oltre sulla S.P.209 valnerina fino al primo cartello dove vedo scritto Piediluco.. e giro: come sempre "senza criterio"!

    Ancora curve: ora è la SP 4 che mi porta al di sopra del Lago di Piediluco e qui so dove andare… dirigo verso Labro e Morro Reatino e la SS521 che mi porterà a Leonessa.
    Piccolo imprevisto…(ma nemmeno tanto, c'era il cartello e ci ho provato lo stesso) la strada appare interrotta da una piccola frana prima del minuscolo paese di Arrone, che abbraccia la strada: mi fermo…un leggero amaro in bocca perché temo di non potermi ancora… "stancare" di curve..

    Ci sono 2 motociclisti su delle Ducati Monster che stanno tornando indietro: gli chiedo se c'è modo di passare… ci si da subito del tu, come sempre in questa pazza fratellanza: "pare di sì, gente del posto ci ha detto che c'è una deviazione ad hoc".
    Viene un po' da ridere a tutti e 3…l'unica 'deviazione' è uno stradino, un tratturo, dove passa una macchina a malapena, ma lo imbocchiamo comunque.

    Esitiamo tutti… questo viottolo prosegue ancora e ancora, e ancora: sembra solo una strada di collegamento rurale.. a un certo punto quello davanti dei 2 mi fa passare "vai avanti tu. A me questa strada sembra deserta" (non è che abbia torto, il posto più vivace era un piccolo cimitero di paese!).

    Accelero, finalmente due curvette di asfalto nero…l'ennesimo bivio…mi fermo e scendo un attimo, sento il rumore delle due monster che tace qualche centinaio di metri prima; hanno desistito penso e tornano indietro evidentemente.
    Due cartelli stradali arrugginiti nonché, come sempre, sforacchiati da pallini da caccia, retaggio forse di 40 anni fa…mi danno un piccolo segnale, l'allucinazione d'un oasi nel deserto "Arrone"… risalgo.
    300 m e un grande trattore ostruisce la strada, mi accosto e chiedo ai 2 seduti nella cabina che sobbalzano e sorridono…divertiti penso da quella voce di donna, e quegli occhi, su una rumorosa moto in un viale di campagna (che scena bucolica! Eh ehe eh).
    Ricevo l'indicazione... ancora il viale, una fontanella di campagna ed eccomi nuovamente sulla mozzafiato SS521. Nemmeno mi immetto che vengo passata a raffica da un paio di Kawasaki Z750, una Suzuky SV1000 e una Honda CBR… sì, è certamente la strada giusta.

    Seguo il nastro d'asfalto, asciutto, quasi deserto, tra le rocce granitiche e gli alberi….è un continuo "dondolare" da una parte e dall'altra… ritmico, forse è questo che rende questo tratto così bello.
    Davanti a me prima un rumore sordo, poi i codoni di 3 moto: uno di loro spinge parecchio (un SV1000 nero non so se quello di prima), gli altri due meno.

    Mi avvicino… non sento nelle mie mani più velocità di loro, non sento quella differenza ne voglio cercarla: nessuno di noi va davvero piano –percorreremo la strada di montagna sugli 80-100 km/h - e io non ho motivo di gareggiare (??) per stupidità o per ancor più stupido orgoglio!

    Saliamo così fino Leonessa, spesso gli sono praticamente addosso…si gioca ad elastico : mi guardano spesso negli specchietti ma non importa.

    Mi va bene che sembri quasi che io sono nel loro gruppo, salgono altre 2 moto…si ingarellano e ci passano. Vadano dove vogliono, io me la rido di loro intanto.

    Ed ecco, è fine marzo… innevato, scagliarsi il massiccio del Terminillo (appena la stagione sarà estiva, mi riprometto di risalirvi in moto da Rieti, attraversando il passo e scendendo a Leonessa dalla splendida valle…tutto ciò è ora ovviamente impraticabile) sulla destra.

    Il sole è basso, me ne accorgo…sono le 16:30, 17:00…vedo la luce splendida che scema dietro i Monti e forse per la prima volta davvero sento la tensione del collo, i tendini dei polsi indolenziti, le ginocchia dolenti; solo ora per fortuna, mi sono goduta TUTTO e di questo ringrazio anche la mia costituzione fisica.

    E' la via del ritorno che devo intraprendere: ho percorso colline e montagne, sono passata da Siena a Orvieto e Rieti, dalla Cassia alla Salaria… è tempo di riposarsi.
    Ma perché non soddisfare ancora questo folle desiderio di guidare: la discesa da Leonessa a Posta è l'ultimo regalo che concedo a me stessa… anzi è l'ultimo regalo che questa Passione mi concede per oggi.

    Mi immetto sulla grande consolare Salaria (e do un nostalgico sguardo al cartello che indica Borbona e il Lago di Campotosto, verrà anche il loro tempo) curve ampie e qualche pezzo misto…fino ad Antrodoco è ancora un gran guidare ma il traffico comincia a fare da sovrano.

    Talvolta mi accodo, frammenti di una normale domenica cominciano ad emergere: un pullman di tifosi della Roma diretto a Firenze scortato e fermo ad un benzinaio, posti di blocco, cartelli pubblicitari e famiglie che rientrano a casa… ad Orrnano salvo un mercedesSISTA che mi si incolla alla coda, rallentandolo volontariamente, dalla punizione del sorpassometro fisso; poi mi prendo la soddisfazione bieca d'un bel po' d'allungo e lo lascio lì.
    Ma ecco la fila…. i lunghi rettilinei della Salaria…le continue immissioni: tutto mi passa "attraverso", anzi quasi sono contenta di questa calma e normalità. E' come il risveglio da un sogno, ma un delizioso risveglio…consapevole e soddisfatto.

    Attraverso di nuovo Roma, come un filo di Arianna riavvolto… ripercorro il mattino… arrivo in garage.
    ……..
    ………
    Sono le 18:20….
    La chiave è girata, il motore tace ora…. ne sento il calore, ancora, sull'interno gambe.
    Silenzio assoluto… rido mentre lo ascolto e so di aver vissuto ciò che desideravo.
     
    .
  2. davidecarnemolla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Gaia lo incomincio a leggere subito...per la foto penso che siamo tutti curiosi :P
     
    .
  3. davidecarnemolla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Alla faccia Gaia che dire semplicemente bellissimo riesci a trasmettere la tua passione anche a chi non ce l'ha...e soprattutto alla faccia di Km...però sinceramente non ho capito due cosette:
    -Cos'è il fatto che hai avuto molte operazioni?
    -Perchè hai venduto la tua moto se ti piaceva così tanto?
    -Ma hai avuto un incidente grave? Puoi raccontare pure quello?
     
    .
  4. Scilla
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (davidecarnemolla @ 28/5/2013, 22:37) 
    Alla faccia Gaia che dire semplicemente bellissimo riesci a trasmettere la tua passione anche a chi non ce l'ha...e soprattutto alla faccia di Km...però sinceramente non ho capito due cosette:
    -Cos'è il fatto che hai avuto molte operazioni?
    -Perchè hai venduto la tua moto se ti piaceva così tanto?
    -Ma hai avuto un incidente grave? Puoi raccontare pure quello?

    Se ti do retta davide...dovrei spiattellare tutta la mia esistenza ahahaha

    Per chi ha come me la passione per la moto (NON lo scooter, per pietà :alienff: ) gli incidenti possono essere una specie di consuetudine....
    Se poi come facevo io che ero un po' "assatanata" alla guida e andavo a correrci ehm ben oltre i limiti, specie in 'montagna'... indubbiamente te la rischi.

    Io però paradossalmente, ed è il motivo per cui presa da rabbia e sconforto per l'assurdità del tutto ho venduto la yamaha fazer (che era la 3za moto che ho avuto), ho avuto 3 incidenti e TUTTI in città senza mia colpa.... alcuni assurdi... tipo io ferma in fila sul "lungotevere" (chi è di Roma capisce)..piedi a terra... e uno che sbucato in sorpasso non mi aveva visto e mi ha centrato a giudizio dei rilievi polizia municipale a più di 80km/h.
    La mia salvezza e fortuna è stata che lui prendendomi ha proiettato me e la moto avanti, ma subito davanti a me c'era un taxi modello fiat multipla, che è piuttosto alto e mi ha fatto da "muro" non facendomi fare un volo che mi avrebbe peraltro fatto finire in pieno traffico auto.
    Ho sfondato il lunotto posteriore e sono arrivata al cruscotto, fai te :angry: .... ma per fortuna una marea di contusioni e una leggera commozione cerebrale, ma mi è andata benissimo.
    ps. in quel caso l'imbecille alla guida era un ragazzetto di 18 anni neopatentato....cui il padre aveva fatto uan smart e pure un'altra macchina "da combattimento" per andarci all'università... non sono nemmeno riuscita ad inc*** davvero quando l'ho guardato in faccia e ho visto il "vuoto"

    Degli altri è inutile parlare, hanno le loro storie e i loro "danni", ma questo vale come esempio :biggrin2.gif:

    Semmai ciò che ha "cementato" (anche se sembra paradossale) il mio amore per le 2 ruote, è stato perdervi in 2 incidenti una coppia di amici: una era una ragazza brasiliana bravissima, che correva nel trofeo nazionale motocicliste, ed è morta in un incidente in pista, l'altro era un mio carissimo amico che è morto durante una gita in moto in cui c'ero anche io ed è letteralmente morto dopo molti minuti "tra le mie braccia"....
    So che sembra assurdo, ma proprio dato la moto mi ha fatto sentire il sapore più meraviglioso, e anche il dolore più terribile.... ancor più ho capito quanto mi piaccia.


    Poi il tempo passa (e le giunture peggiorano :sick: ) le dinamiche sono diverse, i soldi non aumentano ;) e quindi da qualche anno non ce l'ho più.

    Comunque sì :biggrin2.gif: ...ho operato in maniera seria 2 volte entrambe le spalle negi anni '90, quando lavoravo come sub, 3 volte le ginocchia non troppo tempo fa (e non ho più nessuno dei 4 legamenti crociati) ma ne devo fare varie altre... e un'altro interventuccio di tutt'altro tipo. Insomma ho tentato di proprormi come "donna bionica" :P ma hanno rigettato la domanda :rolleyes:


    Poi prendendo spunto da quanto hai scritto nella discussione "a cosa stai pensando" che però stava andando troppo fuori tema
    CITAZIONE (davidecarnemolla @ 28/5/2013, 22:12) 
    CITAZIONE (Scilla @ 28/5/2013, 15:02) 
    Si difatti ho il "cranio" un po' a forma di casco integrale ARAI ahahahaha .... per fortuna non del colore bianco e blu di cui l'ho però :rolleyes:

    E che ci fai con uncasco del genere? :o:

    A VOLTE ci tengo dentro il cervello .... ;) ^_^

    No dai come che ci faccio....è assieme alla shoei una delle migliori marche professionali di caschi, integrale poi è un obbligo per chi è sano di mente e guida la moto (1a volta l'anno la noleggio, per cui il tutto mi serve ancora... e poi ho circa 1.500 euro tra giacche tute, guanti, stivali, altro.... e mi rifiuto di disfarmene! Prima o poi la moto vorrei ricomprarmela)
     
    .
  5. mery della valle
        Like  
     
    .

    User deleted


    dico la mia prima di tutto Gaia con Davide non te ne esci più seconda cosa felice di sapere la tua passione per le moto che è anche la mia praticamente sono un maschiaccio ma con quelle si e ti fai male di brutto all'epoca la mia era la kawasaki 1000 tutta nera distrutta e quando dico al mio compagno compriamoci la moto dice si lo scuterone e io lascia perdere va ancora oggi quando li vedo il mio cuore batte perche sono bellissime
     
    .
  6. davidecarnemolla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Beh Gaia io ti avrei accettata come donna bionica :P...comunque effettivamente sono pericolose però è necessario andare oltre i limiti? Non ti puoi accontentare? Inoltre gli incidenti non li "causi" tu...il problema è che ci sono gli imbecilli per strada quindi...Comunque forse è meglio che l'hai messa da parte non si sa mai...ma non c'è qualche percorso senza "civili"? Lì è molto più sicuro anche se da come mi hai raccontato forse ti sembrerà più noioso e monotono e soprattutto non ti godi i paesaggi ;)
     
    .
  7. nicolori
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ogni volta che gaia scrive io letteralmente mi perdo nei suoi racconti, e proprio quando leggo un libro avvincente vorrei non terminassero mai, anche se la moto forse tra i miei interessi è dopo pulire la lettiera al coniglio nano!!!!! Ne ho letteralmente terrore e sapessi quante volte vedendoli sfrecciare a tutta velocità sull'autostrada ho pensato: questo primo o poi si schianta!. E il solo rombo in lontananza sulla corsia di sorpasso mi fa correre un brivido freddo lungo la schiena. Da mamma poi inutile che ti dica quanto non accetterò mai una scelta del genere di uno dei miei figli (tra l'altro uno con problemi alla colonna congeniti pertanto vietato) non potrei mai dormire tranquilla. Si lo so gli incidenti cmq accadono anche quando non dipendono da te, ti può cadere un vaso in testa mentre cammini, puoi essere oggetto di incidente auto o peggio ancora essere investito (perché no anche da un motociclista) però mettere in mano ad un figlio un arma del genere no credo non potrei mai farcela. (e' chiaro che fino a mancanza di lavoro sono i genitori che comprano certi aggeggi ai figli). Sono delle macchine troppo pericolose e se è vero che chi le guida deve avere più cervello che sangue nelle vene, è pur vero che stai sempre scoperto su due ruote e a volte si percorrono strade impervie (come quelle dei nostri monti sibillini o simbruini che conosco bene perché piene di curve e di montagne vero gaia?). E naturalmente più la "pista" è difficoltosa più è affascinante per gli amatori. Troppe però le pseudo lapidi con i mazzetti di fiori ingialliti che incontro sovente lungo queste strade....molti indicenti d'auto ma tanti motociclisti...Rispetto la passione cerco di accettare che sia legata ad una sorta di sfida al rischio, un inno alla libertà, ma spesso si dimentica che è anche una provocazione alla vita stessa che ci è stata donata. E questo, come per tuti gli sport estremi, non lo comprendo e non lo accetto. Gaia naturalmente il mio è un discorso in generale e non riguarda prettamente il tuo caso, ma a volte i centauri si sentono onnipotenti a bordo di questi bolidi non sapendo che la vita invece non è che un attimo e in quell'attimo è appesa a un filo. E le morti di giovani come simoncelli o senna mi colpiscono davvero in modo particolare....ma qui entriamo in un altro ambito, il destino che ognuno di noi sa di avere da qualche parte e prima o poi deve affrontare.
    Però non volevo intristirvi non potevo non dire la mia su un argomento che spesso dibatto con parenti e amici intimi. LE passioni se vissute con consapevolezza e giudizio qualunque esse siano, non possono che essere il completamento della nostra esistenza e a pensarci bene gaia, ti sei rovinata con le tue mani.......intendevo con Davide, lo sai che se cedi alla prima di domanda poi lui non te molla più..... ^_^
     
    .
  8. Scilla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Felice di leggere era anche una tua passione mery! :59.gif:
    io ho avuto prima una Kawasaky GPZ, poi un'altra Kawa ninja 636 poi la yamaha fazer 600, modificatissima, che è stata la più "fedele" con 125.000 km prima di venderla



    CITAZIONE (nicolori @ 1/6/2013, 14:41) 
    Ogni volta che gaia scrive io letteralmente mi perdo nei suoi racconti, e proprio quando leggo un libro avvincente vorrei non terminassero mai

    Grazie davvero nicolori.


    Qaunto al merito del tuo discorso potrei, in alcune sfumature sia chiaro, dissentire...

    Innanzitutto separando i folli che fanno stupidaggini che mettono a repentaglio loro stessi e altri, su 2 (o 4) ruote da chi la moto la ama e la vive in altro modo.
    Poi perchè, e sono la prima ad applicare questo sentimento, di sicuro se si ha famiglia (non solo propria ma anche parenti) si deve pensare a tornare a casa per così dire la sera... e a chè si lascerebbe qualcuno a "morire dentro", se così non fosse.
    E altrettanto non è pensabile mettere a rischio la vita altrui!!!

    Ma una volta che queste 2 cose non fossero, la vita appartiene al singolo... e può, e deve se così si desidera essere vissuta anche rischiandola ogni giorno, purchè si abbia sempre a mente ciò che si rischia e che nel caso 'migliore' è la morte... nel caso più difficile è una devastante invalidità.
    Ci son cose che io ho fatto o NON fatto sia in motocicletta che nelle immersioni subacquee... solo (ma "solo" non rende giustizia, per cose così importanti) per questi 2 motivi, non li avessi avuti.. ho pensato spesso di fare cose ben più al limite.

    Sia chiaro che sto estremizzando il discorso :biggrin2.gif: .
    E' molto complesso, ed è il classico che merita di essere sviscerato a voce!
     
    .
  9. mery della valle
        Like  
     
    .

    User deleted


    nicolari hai intrapreso un discorso molto ma dico molto complicato sono d'accordo con Gaia che questo è un discorso da fare a voce anche se sono convinta che ogni essere umano abbia il suo destino io ho conosciuto persone che con le moto ne hanno fatto di tutti i colori e persone che invece per un solo giro sono morte quindi io parlo per esperienza personale avvolte quando non si ha famiglia sembra che la paura non ti appartiene invece adesso che ho dei figli ci penso due volte prima di fare qualcosa che mi faccia salire quel brivido e l'adrenalina e devo dirti che la paura è comparsa con l'arrivo dei bambini anche se avvolte i colpi di testa mi vengono perche ho sempre l'adrenalina a 1000
     
    .
  10. nicolori
        Like  
     
    .

    User deleted


    ragazze non volevo intavolare una discussione così complicate, scusatemi volevo solo condividere il mio punto di vista sull'argomento. Va da se che ognuno abbia un'opinione personale scaturita e maturata dalle proprie esperienze di vita. Forse avremo occasione di riparlarne a quattr'occhi o forse no. cmq ribadisco l'importanza di questo forum, un luogo virtuale ove si parla di tutto spaziando dalle cose più leggere a quelle più serie, sempre con rispetto e reciproca stima.
    Tante occasioni per conoscerci meglio a km di distanza e partendo da un unico punto in comune: la passione per il moro. A me una cosa del genere non mi era mai capitata prima. Quindi un grazie per questo.
     
    .
  11. mery della valle
        Like  
     
    .

    User deleted


    ma certo patrizia viva la libertà e poi credo che tu abbia capito che testa ho parlando in chat ci stiamo conoscendo meglio ;)
     
    .
  12. ceryl83
        Like  
     
    .

    User deleted


    Beh Gaia innanzitutto complimenti per il resoconto e grazie per aver voluto condividere con noi le tue parole, ho sempre ammirato le persone che coltivano grandi passioni, e tu ne hai anche più di una e questo è ancora più ammirevole, la tua storia mi ricorda molto quella di Fabrizio (anche se gli avvenimenti sono del tutto diversi) perché anche lui ha scelto di mettere a tacere un passato che l'ha segnato (con grande privazione ai fans, ma questa è un'altra storia) e non so se sia giusto o sbagliato, perché a volte siamo costretti a farlo per difenderci da qualcosa che altrimenti ci farebbe ancora più male, ma da d'altro canto continuiamo a sentirci incompleti. L'importante però è continuare sempre a coltivare i nostri sogni e le nostre passioni, sia che si tratti di scoprirne di nuove o di riprenderci quelle che ci sono sempre state. In ogni caso non bisogna mollare mai ma tu questo lo fai già perché lo vedo nella tua passione per il Moro.
    Se deciderai di riacquistarla ti voglio veder sfilare nelle piazze del Moro!! ;) Quelle stradine sì che saranno una bella sfida :biggrin2.gif:
     
    .
  13. danilello
        Like  
     
    .

    User deleted


    WOW Gaia! :)

    Non voglio entrare nei discorsi riguardanti le tue vicende personali, ma ti faccio davvero i complimenti per la guida "emozional-turistica"! :D

    E comunque, confesso che ultimamente (è qualche mese ormai) mi sono più volte espresso il desiderio di prendere la patente per la moto non appena avrò una situazione economica che me lo permetterà! ^_^

    Ovviamente la conseguenza, poi, sarà la moto ... ma al momento mi limito alla patente! :lol:
     
    .
  14. Ramrock
        Like  
     
    .

    User deleted


    Gran bell'esperienza immagino, io in motorino sono salito solamente una volta su quello di un amico poi niente :/

    Intanto che ci sono comunque ne aprofitto... Visto che si parla di moto, sapreste dirmi qualcosa di più sulle Harley Davidson?
     
    .
  15. Scilla
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (danilello @ 30/6/2013, 21:54) 
    E comunque, confesso che ultimamente (è qualche mese ormai) mi sono più volte espresso il desiderio di prendere la patente per la moto non appena avrò una situazione economica che me lo permetterà! ^_^

    Ovviamente la conseguenza, poi, sarà la moto ... ma al momento mi limito alla patente! :lol:

    Dire che ti sponsorizzo se lo fai, è dire poco :biggrin2.gif: :biggrin2.gif: (ps. vai a fare l'esame con una moto enduro..non fare come me che l'ho fatto ai tempi con una stradale, e l'otto era un incubo).
    Ma se per caso poi ti vedo in scooter...... :badmood.gif: :badmood.gif:


    @RamRock, purtroppo sulle Harley non ho nulla da dirti... sono lontane dalla mia idea di moto e non ho mai approfondito.
    Tra motociclisti va un po' così da sempre..c'è chi ama le custom e la loro posizione (e stile) di guida, c'è chi come me ama le sportive stradali e lo stare stare coricata sul manubrio -praticamente nei denti :biggrin2.gif: - e sentire tutto il peso del corpo sui polsi.
     
    .
15 replies since 28/5/2013, 13:58   206 views
  Share  
.