anniversario Strage di Bologna - 2 agosto 1980

2 agosto 2012

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  1. Scilla
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    Ieri non ne abbiamo "parlato" per nulla.

    Oggi, trovo giusto (ri)segnalarvi il sito dell'Associazione tra i Familiari delle vittime della Strage di Bologna.

    http://stragi.it/index.php?pagina=vittime

    Ho sempre trovato di rara intensita, la semplicità della sezione coi nomi delle vittime.. di ognuna delle quali cliccandoci sopra, è possibile percepire nella distanza del tempo quali sogni e vite siano state spezzate.

    A questo, ma in parte lo riprende, aggiuno il link alle pagine web di una più recente iniziativa di raccolta testimonianze su twitter

    http://storify.com/nicolabruno/strage-di-b...ce=embed_header

    nonchè la pagina che si appoggia sul sito del Comune di Bologna, e che ospita tra le varie cose molte durissime (e vere) foto.

    http://dueagosto.tumblr.com/

    E per quanto riguarda la complessa e in parte irrisolta (almeno per me, che non credo con la condanna di Mambro e Fioravanti abbia esaurito responsabilità e mandanti) vicenda giudiziaria...informatevi, INFORMIAMOCI.... sempre

    Chiudo con il bellissimo titolo di un'opera del grande pittore Goya, che non a caso è spesso citato in vari contesti e utilizzato anche da Guttuso per un quadro legato alla strage : "Il sonno della ragione genera mostri "

    ******************
    La strage

    Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
    Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo soccorsidelle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
    Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere.

    Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti. (testimonianze di Biacchesi e da "Il giorno")
    La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.

    Maria Fresu si trovava nella sala della bomba con la figlia Angela di tre anni. Stavano partendo con due amiche per una breve vacanza sul lago di Garda. Il corpicino della piccola, la più giovane delle vittime, venne ritrovato subito. Solo il 29 dicembre furono riconosciuti i resti della madre.

    Marina Trolese, 16 anni, venne ricoverata all'ospedale Maggiore, il corpo devastato dalle ustioni. Con la sorella Chiara, 15 anni, era in partenza per l'Inghilterra. Le avevano accompagnate il fratello Andrea, e la madre Anna Maria Salvagnini. Il corpo di quest'ultima venne ritrovato dopo ore di scavo tra le macerie. Andrea e Chiara portano ancora sul corpo e nell'anima i segni dello scoppio. Marina morì dieci giorni dopo l'esplosione tra atroci sofferenze.

    Torquato Secci, impiegato alla Snia di Terni, venne allertato dalla telefonata di un amico del figlio Sergio, Ferruccio, che si trovava a Verona. Sergio lo aveva informato che a causa del ritardo del treno sul quale viaggiava, proveniente dalla Toscana, aveva perso una coincidenza a Bologna e aveva dovuto aspettare il treno successivo.
    Poi non ne aveva più saputo nulla.
    Solo il giorno successivo, telefonando all'Ufficio assistenza del Comune di Bologna, Secci scoprì che suo figlio era ricoverato al reparto Rianimazione dell'ospedale Maggiore.
    "Mi venne incontro un giovane medico, che con molta calma cercò di prepararmi alla visione che da lì a poco mi avrebbe fatto inorridire", ha scritto Secci, "la visione era talmente brutale e agghiacciante che mi lasciò senza fiato. Solo dopo un po' mi ripresi e riuscii a dire solo poche e incoraggianti parole accolte da Sergio con l'evidente, espressa consapevolezza di chi, purtroppo teme di non poter subire le conseguenze di tutte le menomazioni e lacerazioni che tanto erano evidenti sul suo corpo".
    Nel 1981 Torquato Secci diventò presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage.

    La città si trasformò in una gigantesca macchina di soccorso e assistenza per le vittime, i sopravvissuti e i loro parenti.
    soccorsiI vigili del fuoco dirottarono sulla stazione un autobus, il numero 37, che si trasformò in un carro funebre.
    E' lì che vennero deposti e coperti da lenzuola bianche i primi corpi estratti dalle macerie.

    Alle 17,30, il presidente della Repubblica Sandro Pertini arrivò in elicottero all'aeroporto di Borgo Panigale e si precipitò all'ospedale Maggiore dove era stata allestita una delle tre camere mortuarie.
    Per poche ore era circolata l'ipotesi che la strage fosse stata provocata dall'esplosione di una caldaia ma, quando il presidente arrivò a Bologna, era già stato trovato il cratere provocato da una bomba.
    Incontrando i giornalisti Pertini non nasconse lo sgomento: "Signori, non ho parole" disse,"siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia".

    Ancora prima dei funerali, fissati per il 6 agosto, si svolsero manifestazioni in Piazza Maggiore a testimonianza delle immediate reazioni della città.
    Il giorno fissato per la cerimonia funebre nella basilica di San Petronio, si mescolano in piazza rabbia e dolore.
    Solo 7 vittime ebbero il funerale di stato.
    Il 17 agosto "l'Espresso" uscì con un numero speciale sulla strage.
    In copertina un quadro a cui Guttuso ha dato lo stesso titolo che Francisco Goya aveva scelto per uno dei suoi 16 Capricci: "Il sonno della ragione genera mostri".
    Guttuso ha solo aggiunto una data: 2 agosto 1980.

    Cominciò una delle indagini più difficili d
    ella storia giudiziaria italiana.
     
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  2. mery della valle
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    leggere queste cose ti lascia senza fiato e senza parole come dimenticare
     
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  3. Ramrock
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    Mai dimenticare queste sdtragi!!
     
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  4. nicolori
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    ogni anno capito a bologna per motivi di salute di mio figlio, e ogni volta stare inerme davanti a quei nomi di persone, quei frammenti di vite spezzate per sempre e senza motivo, mi riempie di rabbia e tristezza. e cercare di spiegare ai miei figli che con me ogni anno leggono quei nomi, il perchè è molto molto difficile. E' quell'Italia in cui vorrei che non crescessero mai.
     
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  5. mery della valle
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    questa è una lotta continua tutti i giorni devi dare spiegazioni a tuoi figli delle malvagità che succedono e avvolte non sai se dire la cruda verità o amorbidire la cosa che è ancora più difficile
     
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  6. Scilla
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    Oggi, di nuovo... ci ritroviamo
     
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  7. nicolori
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    quest'anno come i precedenti sarò a bologna in settembre e con il treno scenderò in quella stazione e in silenzio di nuovo leggerò quei nomi cercando di immaginare la vita di quelle persone innocenti...doveroso ricordare le parole dell'allora presidente della repubblica sandro pertini (unico politico applaudito ai funerali)
    " non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia»
    e visto che siamo in tema di condanne qualche data per indignarci ancora un po':
    strage: 2 agosto 1980
    inizio processo : 1987
    sentenza cassazione 1995

    il tutto condito dai tanti depistaggi da parte dei nostri servizi segreti e affermazioni stravaganti e non veritiere del presidente Cossiga.....Vale la pena di ricordare e sottolineare che furono condannati gli esecutori materiali, appartenenti ai NAR organizzazione neofascita nata a roma all'interno del Movimento Sociale ITaliano....come pure furono condannati alcuni rappresentanti dei servizi segreti......Licio Gelli della loggia massonica P2 (la stessa di cui Berlusconi aveva la tessera)...Questo a onor dei fatti e salvando la memoria di chi ha agito e come senza porre ancora ombre sulla matrice di tale infamia.

    Senza considerare il fatto che lo stesso anno il 27 giugno avvenne il "botto di ustica" e le piste delle indagini dei due attentati si sono incrociate più volte.
     
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  8. mery della valle
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    io non me la sento di dire niente oggi ho ascoltato questa canzone ed è stata sempre la mia preferita mi ha fatto effetto già quando fabrizio mondò il testo ricordo che mi emozionò tanto leggendola la imparai come una poesia poi quando usci l'emozione raddoppio per non parlare della sua musica e allora perche no do spazio a lui grazie fabrizio
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  9. Scilla
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    Si mery questa canzone ci stava particolarmente bene.

    Ma ancor di più le parole di un operaio messo a lavoro a pulire i calcinacci post esplosione, nella stessa giornata dei funerali delle vittime... (qui al minuto 36 e qualcosa) parole immense, e parole di un "compagno".