L'agriturismo gestito da homeless

(una di quelle iniziativa..che fanno onore)

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  1. Scilla
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    L'ho trovata segnalata stamani sulla Repubblica, e mi ha fatto...sorridere.

    Spero davvero riescano a consolidare questo progetto e portarlo avanti


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    IL RISCATTO
    Sono i "Clochard alla riscossa"
    L'agriturismo gestito da homeless

    Dodici senza tetto passeranno dai cartoni della stazione alle colline toscane, in una struttura di 500 metri quadrati risalente al '400, restaurato e dal quale si gode un panorama mozzafiato, che li toglierà dalla strada
    di LIVIA ERMINI



    SERRAVALLE PISTOIESE - Dal cartone della stazione Centrale alle colline toscane. E' il percorso che porterà 12 senza tetto (9 di Milano e 3 di Pistoia) a gestire un agriturismo a Serravalle Pistoiese. Un edificio di 500 metri quadrati risalente al '400 e completamente restaurato che costituirà per loro un riscatto dalla vita in strada. Da lì potranno godere del contatto con la natura e dello splendido panorama sulla vallata che divide Pistoia dalla Valdinievole.

    L'anonimo benefattore. L'idea è dell'associazione Clochard alla riscossa, 1che offrirà loro un contratto lavorativo da 650 euro al mese, più vitto e alloggio, per un anno. Ma il progetto è stato possibile grazie a un anonimo benefattore milanese che lo finanzierà fino al raggiungimento dell'autonomia economica e alla famiglia proprietaria del casale: Angelo Garda, 71 anni, e la moglie Silvana Bulgari, 62 anni che fino a qualche tempo fa erano titolari di una catena di lavanderie e oggi gestiscono un mercatino dell'usato e che, ritenendo la tenuta troppo grande per il loro nucleo, hanno voluto metterla disposizione di chi un tetto sulla testa nemmeno ce l'ha.
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    Nove stanze per gli ospiti. La struttura, che verrà inaugurata il prossimo 17 giugno, è circondata da 67 mq di terreno dove i senza fissa dimora potranno coltivare la terra e realizzare da soli i prodotti da offrire agli ospiti che vi soggiorneranno. "La casa - spiega Silvana Bulgari - ha nove stanze a disposizione delle persone che ospiteremo. Nel podere ci sono olivi, frutteti e bosco per il legname. Sarà anche possibile allevare animali. Quando si arriva ad una certa età i figli vanno via e allora, che si fa? Angelo ed io abbiamo tanto lavorato, ma di questo settore ci siamo sempre occupati. Io personalmente ho fatto volontariato in un centro per bimbi psicotici, a Milano. Insomma, con la partecipazione a questo progetto diciamo che ci siamo riempiti la vita. Ecco, il senso della nostra impresa è tutto qui".

    Un progetto esistenziale. Con il denaro guadagnato gli ospiti potranno cercare una casa e riformulare un progetto esistenziale lasciandosi alle spalle la desolazione del cartone per strada. Il progetto riguarderà gruppi a rotazione. Allo scadere dei dodici mesi entreranno altri senzatetto e il ciclo di inserimento sociale ripartirà da capo. "Li accompagneremo abitativamente e lavorativamente anche al di fuori del periodo in Toscana, riportandoli allo status di cittadini finalmente 'visibili'. Questa è la scommessa che facciamo con noi stessi e con chi ci segue credendo ogni giorno di più nelle nostre capacità" ha spiegato Wainer Molteni, un giovane sociologo milanese che per otto anni, e fino a pochi mesi fa, dormiva anche lui su un cartone e oggi è consulente del Comune di Milano per il reintegro sociale dei senza dimora.
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    Più quest'altro link http://magazine.terre.it/notizie/rubrica/0/articolo/2513/

     
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  2. danilello
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    Davvero una bella iniziativa.

    Tutti sappiamo che c'è il modo di migliorare le condizioni di vita di chiunque, con la collaborazione bidirezionale delle parti interessate.
    Questo progetto dimostra che è possibile, e lo dimostra anche in maniera piuttosto interessante! ^_^
     
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1 replies since 8/6/2012, 07:44   30 views
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