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Scilla.
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Anticipazioni sulla, anzi sullE storie oggetto della puntata 
fonte: sito RAI 2
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"Le storie"
In onda mercoledì 12 ottobre 2011 alle 23.40
La narrazione della storia di un uomo supera a volte l'immaginazione e la fantasia propria delle migliori produzioni cinematografiche. Avventura, rischio, la paura sono gli ingredienti di vite spinte oltre il limite della giustizia, dell'etica e delle convenzioni. Attimi sospesi tra il desiderio dell'onnipotenza e il consumo di emozioni come fossero sigarette accese e spente in modo compulsivo. Giovanni Arcuri può considerarsi attore principale di una pellicola scritta da lui stesso dove l'azione e la suspense purtroppo non garantiranno altro riconoscimento che il carcere.
In questo gioco di specchi, tra realtà e racconto, il giovane Andrea diventa spettatore partecipante del drammatico susseguirsi di eventi suggellando nel dramma di una condanna a ventiquattro anni l'amaro titolo di coda di un film iniziato per caso.
Quella che potrebbe essere la sceneggiatura di un remake di “Scarface”, tratta dalla geniale immaginazione di Olivier Stone, è in realtà una storia vera. Una vita trascorsa in giro per il mondo tra il gioco d'azzardo, una relazione con la figlia di un potente narcotrafficante boliviano, il coinvolgimento nei malavitosi affari collegati al traffico internazionale di coca e la collusione con un maresciallo dei Carabinieri.
Un ragazzo normalissimo si trasforma in un professionista del crimine a tal punto da potersi permettere leggendarie sfide a potenti uomini del crimine latino americani e di sopravvivere all'inferno della detenzione in un carcere venezuelano.
Un ragazzo di buona famiglia che all'alba di questi fatti aveva ventuno anni esattamente come quelli che oggi ha Andrea, il giovane pronto a varcare la soglia del carcere di Rebibbia per confrontarsi con quello che oggi è diventato un uomo di 54 anni.. -
danilello.
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Grazie per queste anticipazioni!
Speriamo sia una bella puntata come le altre, e che magari inizi un quarto d'ora prima!
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tarta88.
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grazie!!! . -
La favola mia.
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Chissà quale sarà la canzone finale! Secondo me o 21 anni o Ognuno ha quel che si merita. . -
Stevo07.
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Questa sera Sbarre andrà in onda alle ore 23:10! . -
LuAle.
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CITAZIONE
meno male!!! un orario più decente!!!!
Sono mancata per un pò di tempo per impegni vari, e tra ieri e oggi mi sto facendo una scorpacciata di quello che si è detto sul forum in questi ultimi 10 giorni e ho visto anche la puntata di sbarre di mercoledì scorso (sul sito di raidue).... che a me è piaciuta più della prima, ma rimando ogni commento al post giusto!
Potrei sapere però come è andata la videochat di giovedì scorso? qualcuno può fare o ha fatto un rapido riassunto di quello che ha detto Fabrizio e a quali domande ha risposto???? Spero di partecipare alla prossima videochat (sempre se ci sarà!!!). -
danilello.
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Per fortuna un orario decente! 
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Scilla.
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L'orario della puntata di ieri è stato sicuramente di aiuto per NOI, anche se non tutti, per facilitarne la visione!
Non sono però del tutto sicura, che non sia stata peggio per gli ascolti, dato almeno l'inizio (vedevo facendo zapping ieri sera) era sovrapposto di un 20min alla "coda" di un film/fiction su RAI1 e Canale5 ...ovviamente tralasciando nel mio discorso la nota programmazione anche di “Le Iene” e altro.
Ma su questo comunque avremo aggiornamenti a breve, per fortuna.
Detto ciò, su questa puntata sono molto divisa...e questo vuol dire comunque che ha avuto un suo effetto.
Fabrizio,
Ovviamente se l’è cavata di minuto in minuto –e suppongo si ripeterà per le altre puntate- MEGLIO, nel parlare e nel raccontare alla telecamera e verso il ragazzo alla fine e questo dimostra che assume sempre di più sicurezza e padronanza nel raccontare un progetto in cui crede.
Ottimo !
Magari non mi è piaciuto tanto (immaginando l’abbia scritto come ci ha detto, lui) un passaggio del suo discorso sul libero arbitrio…perché sembrava che la scelta del crimine “potesse” essere in qualche modo un’alternativa valutabile in storie come questa. Cosa che non condivido per nulla, ma si entra in ambito di miei principi fin troppo personali.
Piuttosto, e purtroppo, stavolta devo dire che per la mia di emotività, “Parole rumori e giorni” è risultata perdere appeal in questa esecuzione…
Probabilmente non vi troverò d’accordo, ma va benissimo così .
Venendo invece a “Sbarre” in senso più stretto.
Ormai abbiamo capito che la scelta di costruzione è sempre la contrapposizione tra un criminale “estremo”e un giovane.SPOILER (clicca per visualizzare)e qui da sempre io, pur capendo televisivamente funzionerebbe MOLTO meno…. preferirei storie di “banalità del crimine/errore”, che è molto peggio perchè assai meno oscuramente 'affascinante'
Questa puntata in modo diverso ne è stata perfetta rappresentazione.
Anzi se proprio devo dir la mia, il 21 enne di stasera proprio nella sua assoluta e solida normalità ampiamente raccontata anche dal suos tesso modo di parlare e analizzare (mi sembra difficile considerarlo totalmente a rischio, solo perché residente a San Basilio), è divenuto il pilastro portante della puntata..in qualche modo dal mio punto di vista è stato quasi lui a “condurre” nei vari stralci di parlato suo che inframmezzavano la puntata.
E questo per me non è stato un male, anzi .
Così come ho molto apprezzato che finalmente si parlasse ampiamente del disagio estremo di una cella (pur ‘lussuosamente’ e paradossalmente…singola), che limita e “contrae il cielo”, e si parlasse un po’ più costruttivamente dell’importanza di crearsi degli scopi/interessi per restare umani.
Su questo unico ma importante aspetto, il condannato di stasera ha raccontato una storia.. positiva nel suo effetto verso l’esterno.
Ma per tutto il resto, proseguendo ad esprimere il mio personale parere e senza voler convincere alcuno, se possibile mi ha irritato quanto D’Urso nella prima…
La glorificazione della sfavillante “carriera” da investitore nelle sale da Gioco (che nemmeno un bambino, dovrebbe credere essere avvenuta nella totale legalità) e soprattutto quelle 2-3 frasi pesanti come macigni….. rivolte col classico disprezzo del codice criminale (comune anche alle MafiE ovunque esse siano, peraltro) al fatto di essere stato arrestato GRAZIE ad un “Pentito” e ad uno che avrebbe fatto uno “scambio di prigionieri”, mi han fatto imbufalire.
Ringrazio la civiltà di uno Stato ogni giorno, perché incentiva e consente l’esistenza giuridica dei collaboratori di Giustizia… e perché prevede nei meccanismi di Legge che incentivano a DICHIARARE (ben diverso che da “tradire”… che per il crimine è concetto che io non applico MAI) i complici.
Questa sua parte di intervista, e il fatto lui facesse girare tutto il discorso dei suoi 24 anni di carcere (e non è così) sull’unica colpa di aver ceduto per un mesetto o più, a trafficare per soldi Cocaina (che ha fatto marcire il cervello di migliaia di persone nel mentre….ma come al solito nessun cenno nel racconto agli effetti del crimine suo e dei suoi complici, dell’Arma peraltro) mi ha fatto decisamente pensare che in fondo lui si senta fondamentalmente …. più che altro sfortunato.
Quel che gli riconosco in positivo, e di aver però comunque voluto insistere col ragazzo nel dover fare scelte che lo tengano il più lontano possibile dalle sbarre del carcere… e questo è un merito.
Sinceramente è l’impostazione (diciamo la scelta delle storie e il modo di lasciarle raccontare) di fondo di questo programma che non riesce a lasciarmi veramente convinta… e non credo migliorerò con le prossime puntate
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Edited by Scilla - 13/10/2011, 10:26. -
pazzadimoro.
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trasmissione quella di ieri sera dai risvolti molto piu interessanti delle precedenti storie,dove la persona che sconta la pena non e' un assassino spietato o per caso, ma uno di quelli a cui piaceva la vita bene e che per questo si e' ritrovato invece a dover trascorrere la sua esistenza fra quattro mura...uno che pero' ha capito la lezione e al quale io personalmente darei un altra occasione per riscattarsi nella vita(forse 24 anni di detenzione non li sconta neanche un assassino o un pedofilo ... per questo mi sembrano eccessivi per il suo reato)..una persona credo intelligente che pultroppo e' stata inghiottita dal sistema e che molto probabilmente potrebbe davvero insegnare qualcosa di buono a chi la vita come lui la sta vivendo....il ragazzo di borgata alla fine leggera' davvero il libro che gli e 'stato regalato? ne trarra' qualche giovamento!!! lo fara' leggere al suo amico finito in carcere per cose di poco conto?....io darei un seguito a SBARRE con puntate che andranno a raccontare,magari,piu in la con gli anni, il seguito di queste storie una specie di ...come e' andata a finire....come stanno vivendo adesso i protagonisti ...cosa sono diventati???????tante domande alle quali solo col tempo si potra' rispondere.Spero che l'anticipazione della messa in onda abbia aumentato il num. dei telespettatori....comunque GRANDE FABRIZIO E GRAZIE . -
Scilla.
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Piccolo OT: quanto è interessante, e lo dico con sincerità, LEGGERE quanto siano diverse le percezioni di ognuno di noi !. -
tarta88.
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Sinceramente credo che la particolarità e la bellezza di questa puntata è il racconto di un detenuto a un ragazzo "di noi" un ragazzo "normale" e non con un passato di delinquenza o con passati problemi con la giustizia...
il racconto è stato efficace...L'idea di sopravvivenza e non di vita nel carcere...
Fabrizio è sembrato molto più sciolto, più a suo agio...
la scelta della canzone è stata azzeccatissima... come al solito è riuscito a far riflettere... Grazie Fabrizio... sei un grande
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Scilla.
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Ecco quello che dovrebbe essere il dato ufficiale
“Sbarre” (511.000 spettatori – 2,95%)
Non lo premia a sufficienza, e speriamo qualche "testa" dentro RAI2 non inizi a farsi strane idee, ma non è così negativo.
La serata come prevedibile in quella mezz'ora è più combattuta tra vari programmi, ed è scesa la percentuale media.
Ma al contempo mi sembra salito un po' il numero medio di ascoltatori (se non erro 470K o simile l'altra volta).. -
pazzadimoro.
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P.S .....che sia ben chiaro non voglio giustificare in nessun modo il comportamento di uno che comunque ha sbagliato,e quindi deve pagare,ma voglio solo sottolineare che i reati ben piu gravi sono altri e sono quelli capaci di sconvolgere l'esistenza di altre persone e a volte la giustizia non e 'capace di svolgere appieno la sua funzione...e credetemi persone che meriterebbero di marcire dietro le sbarre sono libere di continuare a fare del male...e altre per piccoli reati si ritrano ad entrare in un sistema dal quale e diffile riuscire a .forse bisognerebbe pa
parlare anche di questo
scusate ma il mio pc incomincia a dare i mumeri!!!!!!!!!. -
danilello.
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Inizio col commentare questa puntata parlando di Andrea, il ragazzo di San Basilio.
Come Fabrizio stesso ci avvertì durante una delle sue videochat, i ragazzi che sono davvero borderline (e per il momento abbiamo potuto "conoscere" soltanto il ragazzo di Scampia del primo episodio) hanno degli sguardi particolari, fanno delle domande "mirate" e hanno delle reazioni che "quelli come noi" non possono assolutamente capire.
I ragazzi come Andrea, invece, non hanno abbastanza requisiti per capire appieno cosa sia una libertà limitata. Il vivere in quartieri difficili non rende necessariamente loro ragazzi difficili. Però io ho avuto più facilità ad immedesimarmi in Andrea che nel ragazzo di Scampia. Questo parlava del suo essere "caduto nel giro" come una normale conseguenza dell'abitare a Scampia.
Andrea, al contrario, parlava di San Basilio (e della realtà che lo caratterizza) come un qualcosa da valutare come lato negativo, e non come UNICO lato. Anzi, ha sottolineato più volte di NON volersi allontanare da quella realtà che, nonostante i disagi, è la SUA.
E come Andrea (o il ragazzo di Morena del secondo episodio) anche io avrei fatto le stesse domande riguardo al carcere. Domande forse banali, forse ingenue ... ma quelle che davvero interessano "uno come me".
La sorpresa di fronte alle finestre sbarrate, lo stupore di vedersi davanti un detenuto, l'incredulità di fronte alla "grandezza" della cella ... tutte reazioni che avrei avuto pure io, e quindi del tutto condivise.
Ho apprezzato anche IL MODO (NON i contenuti) in cui Arcuri parlava: si vedeva che era ben istruito, ed era anche orgoglioso della sua istruzione. Devo ammettere che ha avuto un savoir faire davvero sorprendente: sapeva come rispondere, quando rispondere, quando iniziare un discorso, dove mettere un pò di suspance ... insomma, stilisticamente parlando, è stato un gran bell'intervento.
Certo, i contenuti sono quelli che sono. Credo che Arcuri non volesse far trasparire l'orgoglio di ciò che aveva fatto: io, al contrario, ho visto il suo discorso come una trama di un film. Mi è sembrato che lui stesse rivivendo quelle esperienze dall'esterno, nonostante parlasse in prima persona.
Il suo andare in Venezuela a 21 anni deve essere stata un'esperienza fuori dal comune, e il suo racconto l'ha fatta apparire proprio in questo modo.
E per la prima volta, finalmente direi, non c'è nessuno (credo) che potrebbe essere stato disturbato dal guardare il suo volto. Il suo crimine, come ogni crimine, ha sicuramente nuociuto qualcuno ... ma altrettanto sicuramente, in misura minore rispetto ai suoi due "predecessori".
E ora, passiamo a Fabrizio.
Non so se posso dire che si scioglie sempre di più. Per quanto ne sappiamo, i suoi interventi possono essere stati anche registrati tutti nello stesso giorno, magari quelli del sesto episodio sono stati registrati PRIMA di quelli del terzo ... chi lo sa!
Quel che è certo, è che l'impressione invece è proprio quella: parla, racconta, espone e tira le somme.
"Parole Rumori e Giorni" sul finale è stato un pò frettoloso: quel brano racconta una realtà che ci accomuna un pò tutti. E' una storia di per se. Forse avrebbe dovuto dedicargli un pò più tempo .... -
ColorfulSky.
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La storia di Arcuri raccontata nella puntata di ieri sera è stata molto coinvolgente, anch'io ho avuto la sensazione che fosse la trama di un film, secondo me, alimentata anche dal montaggio del video (vedi le immagini finali che ritraggono Arcuri seduto su una sedia con gli occhiali da sole come se fosse un "attore").
Non sono in grado di esprimere un giudizio complessivo sulla puntata. Ci sono parti che mi piacciono e altre un po' meno.
Le domande di Andrea sono state molto interessanti, a mio parere, rispecchiano il punto di vista della gente comune "estranea" alle realtà criminali. Quindi, ottima scelta. Andrea ha dimostrato di essere una persona coraggiosa con una forza di volontà tale da affrontare i forti condizionamenti ("tentazioni") derivanti dall'ambiente in cui vive.
Direi che in questa puntata gli autori hanno proposto due protagonisti opposti tra loro.
Al contrario, Giovanni Arcuri risulta una persona "debole" che si è fatta travolgere dagli eventi. L'impostazione del racconto non l'ho gradita, Arcuri sembrava una sorta di eroe che ha dovuto affrontare mille difficoltà (coinvolgimento nel traffico di coca, collusione con un maresciallo dei Carabinieri, sopravvivenza nel carcere venezuelano), mettendo in secondo piano i reati commessi (motivi per cui sta scontando la pena, non di poco conto!). Nonostante ciò, ho apprezzato molto la voglia di ricominciare di Giovanni, impegnato nel lavoro con le autostrade e nel conseguimento della laurea; mi sono piaciute le parole del suo libro, lette dalla voce narrante, perché sono state in grado di portarmi a conoscenza dello stato d'animo ed emotivo di chi il carcere lo vive tutti i giorni e ciò mi affascina.
La scelta di “Parole, rumori e giorni” è molto azzeccata per i temi trattati nella puntata, durata troppo poco per apprezzarla fino in fondo .Piccolo OT: quanto è interessante, e lo dico con sincerità, LEGGERE quanto siano diverse le percezioni di ognuno di noi !
Già. Spesso le vostre parole sono spunto per nuove riflessioni.
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SBARRE - 3a puntatacommenti alla puntata del 12 OTT 2011 |