Avrà il meritato successo???

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  1. leinad90
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    CITAZIONE (vasconvolto_vdr @ 29/10/2010, 17:59)
    Io credo che stiamo un po' troppo enfatizzando il successo dei ragazzi usciti dai talent... e anche la colpa che hanno della "crisi" (a livello qualitativo soprattutto) del mercato musicale e discografico italiano.
    Dati alla mano, chi continua a vendere dischi e riempire gli stadi sono sempre gli stessi da 20 anni: Vasco, Ligabue, Renato Zero... a cui aggiungerei, sebbene a livelli un poco più bassi, le ultime due "rivelazioni" del mondo musicale italiano che risalgono udite udite al 2001 (Tiziano Ferro... che personalmente non mi piace, ma di successo ne ha ottenuto un bel po' oggettivamente) e al 2005 (con i Negramaro, forse il gruppo italiano con nascita più recente ad essere riuscito a fare sold out a San Siro).
    I famigerati ragazzi dei talent dopotutto non vendono così tanti dischi (è vero che in poco tempo schizzano al vertice delle classifiche, ma altrettanto in fretta spariscono... e stare due settimane sul podio dei dischi più venduti oggigiorno significa disco d'oro che, considerando che attualmente si attestano i dischi d'oro prevalentemente per le versioni digitali degli album, significa dalle 15.000 alle 30.000 copie, che sono si un buon numero ma non si tratta di successo a parer mio.
    Inoltre anche in tante altre parti del mondo vi è il problema dei belli e poco bravi: mentre noi abbiamo solo i talent, gli Stati Uniti e l'Inghilterra sono la terra delle boyband... fenomeno in Italia poco frequente (sì, è vero, ci sono le band pompate dagli eventi MTV per bambinette dai fiorenti valori ormonali... ma anche lì parlare di successo mi pare spropositato).
    Ma dal mondo anglosassone soprattutto, nonostante i medesimi, se ben maggiori, "pericoli" per una musica più "matura" (come già espresso ogni tanto, odio la dicitura "buona" musica... è buona qualsiasi musica trasmetta emozioni, anche se ad un solo individuo), nonostante questo "sfornano" buonissimi artisti e band che hanno successo internazionale.
    L'egemonia della musica anglosassone credo provenga dal loro concetto di produrre musica: vi è un variegatissimo panorama di etichette indipendenti, nonché di album autoprodotti (la regola per artisti arrivati ad un certo livello).
    è questa la consapevolezza eil coraggio che manca in Italia: si può fare musica anche senza avere una casa discografica alle spalle, si deve incentivare la musica in ogni sua forma...
    La "rivoluzione" deve nascere da chi la fa, la musica!
    Ma d'altronde fino a che ahimé la cultura musicale in Italia restera appannaggio per pochi volenterosi, se ne farà poca e questa situazione non cambierà mai... se davvero "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società." (articolo 4 della Costituzione della Repubblica Italiana), perché lo Stato non mette a disposizione i mezzi per diffondere e far conoscere le varie forme d'arte, fondamento della crescita morale e spirituale della società? E la musica non è (o meglio, dovrebbe essere) una fra le più rinomate forme d'arte? E allora perché la musica nelle scuole dell'obbligo non è adeguatamente insegnata e mancano inoltre i mezzi concreti (strumenti in primis) per tale insegnamento?
    Ho visto in TV scuole pubbliche in Finlandia ben più attrezzate di scuole di musica private in Italia! Lì tutti conoscono la teoria musicale e tutti hanno una conoscenza perlomeno sufficiente di uno strumento (e raramente si parla di "piffero"...).
    Sarà per questo che dalla Finlandia sono nate recentemente moltissime band di metal "di classe" (perlopiù prog o con sperimentazioni dai toni "classicheggianti"), quali Sonata Arctica ed Him?

    Direi che mi sono dilungato già parecchio, per cui per adesso chiudo il discorso, in attesa di riaprirlo in contesti più consoni (ho paura infatti di essermi parecchio "addentrato" nell'off-topic, spero però che mi perdonerete: essendo molto appassionato di musica riesco difficilmente a fermarmi quando si parla di questa materia).

    Tutto quello Che dici è giustissimo..Penso anche io tutto questo..
    In Italia manca questo..E la rivoluzione come dici tu deve partire da chi fa la musica ma sopratutto dalla società che ascolta...
    Dove ciò che conta ormai è apparire in un televisore..
    Metti ad esempio Sanremo..Vince Scanu, Carta gente da reality..Ruggeri,Moro e chi sono?!...
    Raramente succede che vince chi merita quando c'è la giuria popolare..
    Questo perché nella maggioranza della popolazione giovane c'è molta ignoranza in campo musicale..
    Poi molte persone non si pongono se la canzone è sua o se gli viene scritta e la stà interpretando soltanto..
    L'importante che sia orecchiabile o bello chi la canta..
    Io odio questo genere di ascolto..
    Per me la musica deve in primis battere dentro..E poi deve essere di parole sincere dette da chi canta..Poi non solo la voce io quando ascolto valuto tutto..Sono molto critico lo sò..
    Ma a premiare l'apparenza io proprio non ci stò..
    Ma tutto credo che parti dalle scuole come dici tu..E dalle tv..E dai politici che fanno tv..Che pensano soltanto ad accaparrarsi i soldi non preoccupandosi di ciò che trasmettono e cioè solo stronzate..
    Mi sono meravigliato a vedere a Domenica In Fabrizio moro interpreare Dè Andrè..Nn mi sembrava tv ma fantascenza...............................
     
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30 replies since 4/6/2010, 23:48   375 views
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